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Yoga non è solo tecnica

LA VERITA’ SULLE TECNICHE  di Swami chidananda

La mia esperienza quando viaggio in occidente , è che le persone vogliono sempre qualche tecnica. “cosa hai ottenuto? Qual è la tecnica? Mi chiedono. L a mia risposta è : “io non ho una tecnica. Quale tecnica avevano Buddha o Gesù? Io sono venuto a raccontarvi cosa hanno detto , perché, sfortunatamente, è stato tutto dimenticato. Voi ora vivete nella confusione per aver dimenticato le loro parole e per il fatto di inseguire solo tecniche”.

Cosa possono darvi le tecniche? Possono darvi solo esperienze temporanee, non l’esperienza assoluta. Finché  sarete completamente condizionati dalle tecniche, la vostra mente sarà focalizzata sul fare, e sarete totalmente lontani dall’essere. Che è molto più importante.

Oggi, tutti vogliono conoscere immediatamente tecniche di controllo del respiro, di meditazione o entrare in un istantaneo samadhi. Tutti pretendono infallibili e rapide tecniche, come se fossero di fronte a una macchina in cui mettere una moneta, premere un bottone e ricevere subito una coca cola. E’ una mentalità da slot-machine. “Io ho dato tanto , voi dovete darmi altrettanto”, ma non funziona così nella vita spirituale, nello yoga. Non potete ottenere il regno dei cieli con un salto triplo. Le persone immaginano che sia come sollevare il pollice ed avere la fiamma per accendere la sigaretta. Ma pensate a quanto lavoro viene richiesto in fabbrica per produrre l’accendino.Dobbiamo pensare che, per ottenere un effetto apparentemente istantaneo, è stato necessario un intenso e duro lavoro per un lungo periodo di tempo.

Qual è allora la verità circa le tecniche? Se riflettete attentamente, vi renderete conto che si tratta di processi frammentari e temporanei. Con il ritmo veloce della vita occidentale, se siete molto sinceri e determinati, può darsi che avrete al massimo un’ora alla mattina e un’ora alla sera per la vostra sadhana. Due ore su ventiquattro è molto in occidente, dove per nove o più ore le persone sono al lavoro e a volte si deve aggiungere un lungo viaggio da pendolari. Sono dunque due ore su ventiquattro, ma cosa accade durante le altre ventidue ore? Quale è la loro interazione? Sono le ventidue ore che influenzano le vostre due ore o sono le due ore che vanno ad influenzare le altre ventidue? Qualunque sia il vostro pensiero non possiamo separare la vostra vita in due comportamenti del giorno. Essi si influenzano l’una con l’altra e sono parte di un’intera unità. Gli ideali spirituali trasformano attraverso un processo che è continuo, non limitato solo al mattino e alla sera, durante il quale la pratica deve procedere. Dovete vivere in modo tale che la totalità della vostra vita sia orientata nella giusta direzione. La sadhana vi guiderà verso una crescita spirituale interiore, la sadhana ha lo scopo di nutrire la vostra spiritualità. Se però ci sono errori fondamentali nel vostro modo di vivere , allora, malgrado pratichiate un gran numero di tecniche spirituali, continuerete ad essere spiritualmente mal nutriti. Perché i vostri sbagli vi impediscono di trarre totale beneficio dalla sadhana.

Vi prego di considerare ciò con attenzione: non importa quante tecniche pratichiate, per quanto ne possiate trarre massimo beneficio, potrete andare avanti tutta la vita senza tuttavia riuscire a trasformarla. Dovete invece prestare attenzione alla vostra esistenza e imparare l’arte e la scienza del giusto vivere. Lo yoga in essenza è l’arte di osservarsi dentro. La vostra esistenza determina quanto ricaverete dalle vostre azioni.

Come state vivendo? Che tipo di sentimenti nutrite verso voi stessi, verso gli altri e verso le cose in generale? I vostri sentimenti e le emozioni sono positivi o negativi, belli o brutti, inondati dalla luce della virtù o persi nella grettezza e nella meschinità? Soltanto voi lo potete dire. E’ opportuno saperlo per poter intervenire. Non c’è nulla che vi debba allarmare, nulla che vi debba preoccupare. E’ positivo conoscersi pienamente, ma dovete farlo con uno scopo, così da poter apportare le giuste modifiche. E’ sbagliato deprimersi quando si conoscono i propri difetti, quando guardate dentro di voi, dovete farlo con l’obbiettivo di diventare una persona nuova e migliore. E’ come quando andate dal medico per un check-up, lo fate con l’intento di conoscere cosa non funziona dentro di voi, per poi poterla aggiustare, nello stesso modo dovete conoscere com’è la vostra vita per apportare un appropriato aggiustamento.

Se non siete aperti a un cambiamento le tecniche non sono di aiuto. Dovete usarle adattandole alla vostra vita in modo da trarne beneficio, ignorando le promesse di coloro che vendono tecniche. Ricordate che la tecnica spirituale più importante è il modo in cui vivete.

Se osserviamo un frutteto con di alberi pieni di frutti, sappiamo che né gli alberi, né i frutti sono diventati improvvisamente quello che sono, durante una notte. L’albero inizia utilizzando al meglio tutti i fattori ambientali che Dio gli fornisce, il sole, la pioggia …segue un processo graduale per giunger alla maturazione.

Se osserviamo la nostra trasformazione, potremmo trarne una lezione su ciò che dobbiamo fare. muovendoci nella vita, dovremmo avere la prospettiva di ricevere aiuto da ogni cosa, rendendola favorevole alla nostra crescita spirituale. Come un girasole che rimane sempre rivolto nella direzione del sole, noi dobbiamo sempre esporci all’influenza dello Spirito divino, non importa dove siamo e in quale attività siamo impegnati.

Le due importanti domande da porsi, affinché le pratiche portino massimo beneficio, sono: Chi sono io? E come sto vivendo la mia vita? Non conta quanto a lungo vi sedete nella stanza di meditazione o quanto spesso praticate le tecniche, ma ciò che siete. se si comprende tutto ciò, allora le tecniche vi daranno un risultato al cento per cento. In caso contrario vi sosterranno solo fino a un certo punto, con effetti limitati, anche se a volte anche spettacolari. Mi auguro che le persone non rimangano bloccate alle semplici tecniche, poiché esse non rappresentano l’obbiettivo, ma un mezzo per raggiungerlo.

Se c’è una sostanziale incompatibilità tra la vostra sadhana e il vostro modo di vivere, questo è un problema che richiede un serio approfondimento. Tutti i grandi maestri hanno cercato di insegnare quale dovrebbe essere il giusto vivere.

Secondo Gurudev Sw. Sivanada la condizione ideale è quando le tecniche e il modo di condurre la propria vita sono complementari. Dandosi energia e supportandosi a vicenda.  Similmente, un  fior di loto cresce in uno stagno: è lo stagno che rende bello il loto oppure il loto che rende lo stagno attraente, non possiamo dirlo, in quanto ambedue sono necessari. La bellezza dello stagno è esaltata dal loto e la bellezza del loto dall’acqua.

Quindi pratica la tecnica, raggiungi il tuo essere, esprimi con pensieri, parole ed azioni quell’essenza realizzata, così  raggiungerai  la liberazione.  Om Shanti

Buona Pratica 

Nota: Tratto da: Uno strumento della Tua pace- Ed:Laksmi – Aut: Swami Chidananda

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