Yoga ed Emozioni

LE EMOZIONI VISTE DALLO YOGA

Studi scientifici hanno evidenziato l’impatto dei pensieri ed emozioni, sul sistema immunitario dell’uomo. Questi studi hanno dimostrato che stress, paura ed emozioni negative, tramite il sistema limbico definito anche “cervello emotivo”, producono una risposta interna tale da indebolire il sistema immunitario.
La scienza yoga ha già da tempo immemorabile compreso questo fenomeno psicosomatico. Infatti la disciplina yoga attraverso le sue pratiche sperimentate da millenni permette di prendersi carico integralmente della propria salute e benessere, attraverso una costante pratica yoga ci si allena a rimanere centrati sulla propria salutogenesi(salute allo stato naturale), piuttosto che centrarsi sulla patogenesi (lo stato di malattia) che peggiora con la paura.

Lo Yoga Integrale costituito da asana, pranayama e meditazione svolge la funzione di condurre il praticante dall’essere centrato sul processo evolutivo della malattia(patogenesi) all’essere centrato sul processo evolutivo del proprio stato di salute (salutogenesi). La disciplina yoga praticata integralmente agisce su tutti i piani esistenziali, dal più esterno, quello fisico a quello più sottile, la mente. Lo yoga è un cammino che ha inizio dall’igiene mentale, seguita da quella fisica, fino a quella emotiva conseguendo così un benefico riflesso sul proprio sistema immunitario.

Riteniamo di avere tutte le conoscenze necessarie al giorno d’oggi per considerarci delle persone istruite e colte, però, questo palloncino gonfiato che tutti noi siamo, si sgonfia nel momento in cui si entra nel merito della questione dell’essere, del “dove ci troviamo” e del “dove esistiamo…” del “come ci sentiamo”. Nel momento in cui ci rendiamo conto che ci manca la conoscenza essenziale, questa constatazione può subito diventare un elemento di disturbo.
Probabilmente era così già dai tempi del “Samkhya Yoga”, tanto da essere stato messo al primo posto, rispetto alle sofferenze umane, “Avidya”, la mancanza di conoscenza o ignoranza. Questa è una mancanza di conoscenza che, forse, abbiamo tutti e che ci accomuna tutti.

Se vogliamo raggiungere uno stato di reale stato di salute psicofisico, frutto dell’integrazione di tutte le componenti l’intero essere, dovremo prendere in considerazione tutti i fattori irritanti che disturbano l’intero sistema, di cui la “Paura” è il più forte.

Le emozioni:

come si sviluppano le emozioni? nascono da sole oppure da noi stessi?

– come si diventa emotivi?

Secondo lo Yoga è necessario capire la relazione tra causa ed effetto. Una emozione potrebbe essere l’effetto di qualcosa, oppure, la causa di qualcosa, se conosciamo la causa delle emozioni allora, saremo in grado di sapere come fare per gestirle.

Finché non impariamo a lavorare con il respiro, non saremo in grado di gestire le emozioni.

Le emozioni più conosciute e frequenti?  Gioia – Tristezza – Paura – Rabbia

Dove si riverberano le emozioni nel corpo?

La Gioia nel Cuore – La Tristezza nei Polmoni = Area TORACE

La Paura nei Reni – la Rabbia nel Fegato = area ADDOME

TORACE = Rappresenta l’interazione tra interno ed esterno

ADDOME = Rappresenta la trasformazione, l’eliminazione, l’autostima

Infatti la funzione respiratoria si avvale di Torace  e Addome per operare  attraverso “ricevere” ed “eliminare

I testi classici yoga espongono il concetto dei cinque corpi (Kosha) o stratificazioni della coscienza, seguendo un ordine che va dal più grossolano al più sottile:

  1. Il più evidente è il corpo fisico (Annamaya Kosha),
  2. Poi  c’è il corpo pranico  o respiratorio (Pranamaya Kosha),
  3. Poi il corpo emozionale (Manomaya Kosha),
  4. Poi il corpo intellettuale (Vijnanamaya Kosha),
  5. Poi il corpo esistenziale (Anandamaya Kosha).

Ne consegue che prima di arrivare al corpo emozionale bisogna attraversare i due precedenti corpi:

  1. il corpo fisico
  2. il corpo respiratorio

In questo contesto “attraversare significa “purificare”. I primi due livelli di purificazione sono:

  1. Purificazione del “corpo fisico”.
  2. Purificazione dei “canali energetici”.

La pratica si basa sull’esperienza del respiro durante le asana;
in cui si rimane consapevoli del respiro e nella consapevolezza della consistenza del  corpo

Fondamentale è rimanere Testimoni – Osservatori distaccati nei confronti delle emozioni che affiorano durante la pratica… poichè le emozioni hanno una loro origine…continuano ad esistere per un po’… poi, scompaiono

Durante la pratica si rimane nella consapevolezza;

  1. del flusso del respiro che ci guida all’interno del corpo…
  2. della consistenza del nostro corpo
  3. della natura della luce percepita ad occhi chiusi…

 Y.S. II-16Come posso evitare la sofferenza , in  futuro”?

Se vogliamo evitare che, in futuro, ritorni in noi la sofferenza dobbiamo capire il sutra : Y.S. II-17

“La causa della sofferenza  è l’unione o identificazione  dell’osservatore  con ciò che è osservato ”.

 

Il sutra che segue Y.S. II-18 spiega;

“Tutto ciò che esiste ha le tre qualità: luce, attività, stabilità  e tutto ciò che possiamo percepire attraverso i nostri organi di senso, può dare alla pura coscienza un’esperienza piacevole”.

 

H.P. II-16

Tutti i nostri dolori possono essere eliminati attraverso una pratica corretta di Pranayama

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto