L’insegnante yoga
Insegnante vuol dire essere continuamente chiamato e ri-chiamato ad esprimere se stesso, la propria libertà, il proprio sapere e metodo; ad essere attento e vigile sulla realtà di chi gli sta di fronte, perché se la sua umanità non tiene conto dell’altra che ha di fronte, la consegna tramite interazione non è possibile. Attenzione, interesse, partecipazione, intraprendenza, sono solo alcuni dei fattori dell’apprendimento legati all’essere umano: solo se si aderisce alla realtà di ciò che si sta proponendo, è possibile imparare, l’insegnante come persona si è messo in gioco di fronte alla realtà. L’insegnante è colui che ti insegna a porti di fronte alla realtà, anche se di un oggettivo, come una lezione di storia, e ti richiama, con la sua, alla tua umanità. “Le cose non diventano familiari soltanto con delle spiegazioni, ma rischiando… un’esperienza…, perché altrimenti queste cose non si capiscono. L’inizio della conoscenza è un avvenimento; le cose si capiscono quando accadono, vivendole”.
Fare un’esperienza è fondamentale per conoscere, perché se non “muovo” una parte di me, se non scatta l’adesione della persona, “non capisco”; questo vale per chi apprende, ma lo è altrettanto per chi insegna, se il docente non “esplora” se stesso, insegnare non diventa esperienza, e quindi nemmeno possibilità di veicolare conoscenza effettiva.
Il ruolo dell’insegnante di yoga moderno è molto di più che assistere il praticante mostrandogli un percorso yoga sostenibile o fargli da guida lungo questo cammino di scoperta personale. Il fatto che non esista una persona uguale all’altra rende questo compito una sfida più difficile e impegnativa. Per questo c’è bisogno di insegnanti preparati non solo fisicamente ma, anche di insegnanti che mettano passione e dedizione nel loro lavoro, che siano capaci di ispirare, suggerire, stimolare, spingere l’allievo verso la ricerca del suo personale cammino. Insegnare yoga è un atto di generosità nel quale la passione e l’amore per quello che si fa sono determinanti, una missione prima ancora che un lavoro.
Per questa ragione è condizione indispensabile per un insegnante yoga aver vissuto(e continuare a vivere) una pratica personale (sadhana), ossia aver già fatto l’esperienza, prima di poterla trasmettere. Un insegnante dovrà esprimere una condizione di armonia e centratura interiore, attraverso il suo modo di essere; attraverso i suoi pensieri, le sue parole e le sue azioni. Un insegnante yoga deve conoscere, perché vissuti, i due aspetti fondamentali del sentiero yoga, l’aspetto tecnico e l’aspetto della percezione, l’aspetto tecnico è di tipo esteriore (Bahiranga), mentre l’aspetto percettivo è di tipo interiore (Antaranga). Conoscendo questi due aspetti, è consapevole di che tipo di yoga sta insegnando, senza dimenticare che una pratica yoga seria e completa, deve contemplare entrambi questi due aspetti.
Un buon insegnante yoga possiede una spiccata capacità di osservazione di sé e degli altri, per poter interpretare la condizione e i bisogni degli allievi. Insegna con la consapevolezza di trasmettere con il cuore un’esperienza personale, non è una semplice attività svolta per coltivare il proprio orgoglio, la propria fama, il proprio ego. Un sincero insegnante yoga non utilizza lo yoga per affermare se stesso ma, piuttosto usa se stesso per affermare lo yoga, incarnando i principi yoga. L’esempio è più potente dell’insegnamento, ma non è solo l’esempio fornito da formali atti esteriori che ha importanza. Ciò che più stimolerà l’aspirazione al “volo” negli allievi, sarà la realizzazione allo stato interiore dell’insegnante stesso.
Riassumendo: Le caratteristiche che un Insegnante Yoga deve possedere per essere in grado di guidare correttamente lo sviluppo dei propri studenti sono:
- Qualità umane: l’empatia, la capacità di osservare con distacco, l’attitudine all’ascolto, la compassione, il senso di responsabilità, pazienza, costanza, autorevolezza. Qualità che si sviluppano solo lavorando su se stessi.
- Abilità tecniche: Conoscenza dell’anatomia umana. Padronanza delle tecniche di Asana, Pranayama, Bandha, Mudra Kriya e Meditazione. In pratica saper praticare ad un buon livello lo Yoga in tutte le sue componenti classiche.
- Conoscenza profonda: conoscere lo Yoga nei suoi aspetti filosofici, scientifici, metafisici e culturali.
- Didattica: Saper insegnare. La capacità di rendere semplice ciò che è difficile da capire o comprendere ad un primo approccio, l’abilità nel mantenere vivo l’interesse e l’entusiasmo degli studenti, saper personalizzare un percorso di apprendimento in base alle esigenze specifiche degli allievi. Ci sono sicuramente molti altri aspetti che rendono efficace un insegnante di Yoga nel suo compito di guidare l’allievo ma, queste sono sicuramente quelle che non possono mancare. Ci può volere molto tempo per averle tutte ma il cammino per diventare un buon insegnante yoga è circondato dalla luce quando l’impegno è sincero e nasce dalla motivazione a donare senza presunzione e superbia.
La crescente domanda di Yoga e spiritualità fa crescere in maniera esponenziale l’offerta e sappiamo che questo ha i suoi rischi. Con formazioni sbrigative, di pochi week end, si rilasciano attestati a persone senza aver mai praticato prima Yoga o dopo averlo fatto in maniera sommaria, tutto a svantaggio della qualità. Queste persone inizieranno ad insegnare, spesso a discapito li loro stessi e di sventurati allievi.
Invece, l’insegnante di yoga deve possedere una lunga pratica personale, una solida preparazione e comprovata esperienza, tutte qualità che hanno bisogno di tempo per maturate, per questo riteniamo che un corso di formazione per insegnanti yoga non può non contemplare una preparazione minima triennale o quadriennale, integrata poi da continui aggiornamenti. Quindi prima di iscriversi ad un corso è opportuno informarsi sulla formazione dell’insegnante, che tipo di tradizione yogica o maestro segue, e da quanto tempo insegna.
Per trovare un insegnante di yoga veramente qualificato, cerca attraverso portali specializzati, verifica le associazioni riconosciute come Yoga Alliance per la certificazione, ma soprattutto, dato che gli affiderai il tuo corpo e la tua mente, valuta la formazione e l’esperienza diretta maturata dell’insegnante.
Tenendo presente che curriculum costruiti elencano tante discipline, spesso diverse l’una dall’altra e dallo yoga, oppure l’elenco di tanti diversi approcci yoga, questi non rappresentano indice di profonda specifica professionalità, piuttosto una superficiale conoscenza di molteplici discipline e approcci. Poichè ogni seria disciplina è praticata, studiata e praticata dal suo ideatore nel corso di una intera vita.
A tal proposito ritengo siano illuminanti le parole del mio venerato Guru e maestro Swami Chidananda, che così parla, rivolto a praticanti e ad aspiranti insegnanti: “Non scavate qua e là fosse poco profonde per ottenere l’acqua. Le fosse si esauriranno presto. Scavate una buca molto profonda in un unico luogo. Centralizzate tutti i vostri sforzi lì. Otterrete l’acqua buona che vi servirà per tutto l’anno…Allo stesso modo, cercate di assorbire a fondo gli insegnamenti di un solo precettore. Nutritevi profondamente di insegnamenti da un solo maestro, seguendolo per alcuni anni. Non ha alcun senso vagare a “random” da un insegnante all’altro solo per curiosità, così facendo sarete confusi e perderete fiducia in breve tempo. Non abbiate la mutevole mente di una scimmia. Questo non vi porterà nessuna esperienza evolutiva”.
Om Shanti
Arjun yogi