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Meditazione e vita quotidiana

La meditazione quotidiana 

di Sw Atmaswarupananda

Nella  Sadhana di un sincero praticante yoga la meditazione assume un posto particolarmente importante, in quanto permette di cambiare direzione alla mente, permette di ritirarsi in se stessi, di tranquillizzarsi e di far sì che la mente diventi calma. Per mantenere quanto più è possibile la pace e la tranquillità che si acquista nella meditazione, è necessario cercare di trasferire questi benefici anche nella vita quotidiana. Lasciando da parte l’ego e i suoi desideri che non sono altro che tentativi della mente di continuare a guidarci nella sua eterna ricerca di vuote ed evanescenti soddisfazioni materiali.

L’esperienza della meditazione è differente per ogni ricercatore. Per alcuni è una opportunità per ripetere il nome di Dio, altri ancora la usano come un’opportunità per indagare sulla natura della verità o per indagare su “Chi sono Io?” Per altri infine può essere un periodo di ascolto. Questo deriva dal riconoscere che lo scopo finale della vita è fare la volontà di Divina, e così il periodo di meditazione è un’opportunità per ascoltare serenamente la Sua voce che guida (come la voce del navigatore di un’automobile). Per alcuni, il periodo di meditazione è un’opportunità per ritirarsi immobili in uno spazio personale dove la mente diventa completamente silenziosa e tranquilla.

In ogni caso, non importa in quale modo meditiamo, lo scopo è, al meglio che possiamo, venire in contatto con la Realtà delle cose, per essere più vicini alla comprensione di quello che realmente siamo. Ma qualsiasi progresso possiamo fare in meditazione, qualsiasi mèta possiamo conquistare, la vera sfida consiste nel come portiamo tutto questo nel resto della giornata, come possiamo modificare la quotidianità coerentemente con quello che abbiamo guadagnato durante il nostro periodo di meditazione.

Gurudev Swami Sivananda ci ha dato un metodo molto efficace, chiedendoci di adottare i principi di Ahimsa (non violenza), Satyam (verità) e Bramacharya (purezza). Il modo per rimanere in contatto con quello che abbiamo ottenuto durante la meditazione, è la pratica consapevole di non-offesa, sincerità e purezza nella propria vita quotidiana. Se queste virtù vengono praticate indipendentemente dalla meditazione quotidiana, rimangono grandi virtù a livello personale. Ma se la loro pratica è motivata dalla determinazione a portare avanti la propria sadhana di meditazione nella propria vita quotidiana, allora verranno caricate di una forza extra in più, in grado di aiutare a raggiungere l’obiettivo finale della liberazione (da ogni afflizione).

Esse diverranno caricate di potente energia, perché queste sono qualità eterne. La non violenza, la verità e la purezza sono espressioni Divine. Quando si manifestano grazie ad una forza che sorge durante la meditazione, saranno accompagnate da una chiara visione e dalla purezza Divina.

In tal modo la ricerca interiore sarà duplice. Il periodo di meditazione è un momento in cui si cerca di scoprire sperimentalmente “chi siamo”, dove si cerca di avvicinarsi alla Realtà delle cose. La vita quotidiana deve divenire il luogo dove cerchiamo di immettere in tutte le attività, quello che si è realizzato durante il periodo della meditazione. Nel corso della vita quotidiana un autentico yogi si impegnerà ad eliminare pensieri, parole ed azioni, che contraddicono le verità scoperte in meditazione.

Buona pratica

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