La discriminazione (Viveka)

Un serio Sadhaka una volta padroneggiato i primi anga, asana, pranayama e pratyhara. Deve realizzare che, in questo campo talmente fuori dal comune , non รจ sufficiente volere. Deve apprendere la perseveranza e, soprattutto, cercare di conoscere i diversi fattori che in lui contribuiscono alla perdita dello stato interiore, ottenuto con tanto impegno e perseverante pratica, uno stato interiore, per lui divenuto abituale. Anche dopo aver compreso la direzione verso cui indirizzare i propri sforzi, egli conserva sempre le abitudini e le tendenze non ancora trasformate, che lโ€™appesantiscono e riprendono il predominio al minimo stimolo proveniente dallโ€™esterno, impedendogli cosรฌ di diventare abbastanza forte di fronte alla sfida che gli presenta lโ€™esistenza. Eโ€™ allora che deve imparare la vera umiltร , che consiste nel perseverare nella pratica, a dispetto di tutti i fallimenti che subisce regolarmente. Per far questo รจ indispensabile per ogni praticante yoga sviluppare la discriminazione.

 

 Discriminazione ( Viveka) di Sw Chidananda
 
     
       Un serio praticante yoga(sadhaka) รจ una persona con un acuto senso di discriminazione e discernimento. Egli, indagagando acutamente , deve saper separare la sostanza dalle apparenze esterne e superflue. Un yogi va allโ€™essenza (Tattva), al di lร  di nome e forma.
Il Signore del Dharma, Yamaraja, insegna questo al giovane ricercatore Nachiketas,dicendo: โ€œAd ogni passo due sentieri si aprono di fronte ad ogni anima individuale;

Il primo: Preyo marga : โ€œQuello che รจ semplicemente piacevole, che attrae, illude pronto a tentare ed a far perdere la propria viaโ€.

Il secondo: Shreyo marga: โ€œ Quello che appare duro allโ€™inizio, ma al cui interno giace il piรน alto bene, quello che eleverร , accrescendo la propria spiritualitร .โ€

Tutte le altre sadhana(pratiche yoga) dipendono dalla discriminazione (Viveka). Senza Viveka, la discriminazione, Vairagya (il distacco dalle cose inutili) non รจ possibile. Ci sarร  solo una passeggera emozione o un semplice atteggiamento. Solo attraverso un costante esercizio di Viveka che Vairagya, gradualmente, diventa uno stato permanente del proprio ego. Se noi possiamo cambiare il modo di pensare della mente, esercitando costantemente e attivamente Viveka, la mente, invece di diventare la nostra schiavitรน o la rete che ci imbriglia, diventa un nostro prezioso dono.
            Viveka รจ discriminazione tra il permanente ed il passeggero, lโ€™eterno e il non eterno, il Sรฉ e il non-Sรฉ, la realtร  e le apparenze. Un sadhaka ( un serio praticante)sul sentiero dello Yoga, deve discriminare tra quello che รจ favorevole alla sua sadhana (pratica) e quello che non รจ favorevole.

Questo non รจ tutto. Supponiamo che una cosa non รจ attualmente dannosa o sfavorevole, ma non รจ necessaria e spreca il vostro tempo. Ciรฒ significa che essa vi sottrae  tempo, che potrebbe essere utilizzato nella sadhana, quindi, in sostanza, รจ contrario alla sadhana.
            Dovremmo sempre cercare di sfruttare al massimo ogni istante della vita, ogni secondo del nostro tempo. Perchรฉ questa รจ la sola cosa che abbiamo. Noi dobbiamo costantemente seminare i semi di nobili idee spirituali, di nobili intenzioni e buoni sentimenti nella nostra mente. Ogni allontanamento dalla via principale รจ un ritardo nel raggiungere lโ€™obiettivo. Eโ€™ una grande quantitร  di energia sciupata, tanto tempo sprecato.

Voi siete venuti qui per conoscere e sperimentare la vostra propria essenziale e perfetta, natura divina. Pertanto siate vigil, siate allโ€™erta. Non permettete alla mente di ingannarvi e trascinarvi via dal compito principale, illudendovi. Prendete una direzione verso lโ€™obiettivo, come una freccia . Questo รจ il segno di un vero ricercatore yoga.
Mostrate a voi stessi di essere questo. In questo giace il bene piรน alto. Dio vi benedica!

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