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INTERVISTA: QUALE CORSO INSEGNANTI YOGA?

LE CARATTERISTICHE DI UN CORSO INSEGNANTI YOGA INTEGRALE
( dalla rivista “Vivere lo Yoga”)

 

Cerchiamo di conoscere  più a fondo le caratteristiche che deve possedere un qualificato corso di formazione per insegnanti yoga, attraverso un colloquio con il maestro Vernillo Felice, fondatore e direttore di un corso per  insegnanti che conduce da ben 12 anni.

 

1) Si sta per aprire il nuovo ciclo triennale di Formazione Insegnanti Yoga integrale (Hatha Yoga e Raja Yoga) presso l’associazione Yoga Shakti  a.s.d.. Ultimamente abbiamo assistito al proliferare di corsi ultraveloci che garantiscono il diploma in tempi brevissimi. Come giudica questo fenomeno?

R-La popolarità che lo yoga ha raggiunto oggi, unita al periodo di difficoltà economica che investe la società occidentale, espone lo yoga al rischio di essere considerato solo una tecnica da poter utilizzare e vendere come un lavoro qualunque. Lo yoga in verità è l’arte di osservarsi dentro.Per insegnare lo yoga non è sufficiente conoscere qualche tecnica, è necessario possedere una spiccata capacità di osservazione di sé e degli altri, per poter interpretare la condizione e i bisogni degli allievi. Questa abilità non può essere acquisita in un corso accelerato, ha bisogno di maturare attraverso una esperienza vissuta.

2) nel vostro corso di preparazione quali sono gli aspetti che vengono curati maggiormente?

R-Nel nostro corso  triennale, istituito nel 2004, vengono curati i due aspetti che costituiscono lo yoga: bhairanga(aspetto tecnico o esterno) e antaranga(aspetto percettivo o interno). E’ un percorso di evoluzione personale, ancor prima che professionale. L’allievo viene istruito e seguito nella sua Sadhana(pratica) personale, costituita da asana, pranayama e meditazione, oltre alla didattica.

 

3) Nel vostro decalogo relative alle qualità di un buon insegnate figurano 4 punti fondamentali. Ce ne può parlare?

R– Tra i vari aspetti che qualificano un insegnante yoga non possono mancare qualità come:

1-La capacità di empatia con gli allievi, in assenza di giudizio, con un’attitudine all’ascolto e alla compassione, con pazienza e al tempo stesso autorevolezza, senza il coinvolgimento personale. 2- L’abilità tecnica  nell’eseguire le asana e nel condurre lezioni armoniose.  3-Una conoscenza dello yoga nei suoi aspetti filosofici, scientifici e culturali.

4-Infine una capacità didattica in grado di rendere semplice ciò che è difficile ad un primo approccio, progettando un percorso di apprendimento in grado di rendere vivo l’interesse e l’entusiasmo degli allievi.

 

4) Il vostro principale ispiratore è Swami Sivananda Saraswati un promotore dello Yoga di tradizione classica. Come vivete le continue contaminazioni che caratterizzano questo decennio?

R-Swami Sivananda è stato un profondo innovatore del suo tempo, introducendo il principio della libertà del discepolo nell’individuare il percorso che più sentiva congeniale per la sua evoluzione spirituale, infatti tutti i suoi più grandi discepoli, come Swami Satyananda, Swami Satchidananda, Swami krishnananda, Swami Vishnudevananda fino a  Swami Chidananda suo successore e mio  Guru ,  hanno vissuto e divulgato sentieri differenti, accomunati dall’unico fine  insegnato dal loro Guru, sintetizzato in: Servi-Ama-Medita e Realizza. Pertanto non importa quanti sentieri vengono proposti, ciò che è necessario in questo momento storico,  non espropriare lo yoga della sua essenza, restando fedeli al fine ultimo, la realizzazione del sè .

 

5) Per essere ammessi ai vostri corsi è necessario aver praticato presso la vostra scuola oppure occorre superare una valutazione.

Questa selezione serve a garantire un livello qualitativo adeguato? Funziona?

R- Il nostro corso di formazione è aperto a tutti. Per essere ammessi  il requisito principale è avere già una esperienza di pratica yoga di almeno tre anni. Questo garantisce di valutare se un allievo, al di là del suo desiderio, abbia le potenzialità fisiche e morali per insegnare. Non si inizia a praticare yoga per insegnarlo, ma per migliore la propria vita. Altrimenti il corso di formazione dovrebbe durare almeno sei-sette anni. Funziona se l’obiettivo è perseguire  la qualità, non funziona  invece se l’obiettivo è il profitto.

 

6) Una volta la tradizione dell’insegnamento veniva tramandata da insegnante ad allievo in modo naturale, senza regolamentazioni sia nel numero di ore che nella tipologia di materie da approfondire. Oggi tutto codificato e strutturato rigidamente. secondo voi  è un bene o un male?

R- Questa è la differenza sostanziale tra la metodologia tradizionale e quella contemporanea. Una volta l’istruzione dell’allievo avveniva attraverso un rapporto quotidiano con il maestro, in tal modo il maestro insegnava e incarnava gli insegnamenti appresi dal suo maestro, tramite il suo modo di pensare, parlare ed agire, esercitando sull’allievo un  permanente stimolo in grado di  guidarlo e sostenerlo lungo il suo percorso. All’epoca ogni  maestro era conosciuto in quanto portatore di un messaggio ispirante, proveniente dal suo guru, non dalla sua creatività, si conoscevano le sue qualità e da queste derivava la sua fama.
Oggi, in occidente e in parte anche in oriente, è generalmente delegittimata la figura dell’insegnante, si tende a rifiutare il rapporto sottomesso verso chi possiede la conoscenza, prediligendo il fai da te. La cultura  scientifica e razionale della mente occidentale,  ha reso necessario una regolamentazione della materia, causa la carenza di maestri realizzati. In parte le linee guida servono a tutelare e orientare gli utenti verso le proposte  che assicurano più  qualità e autenticità, il resto è demandato alla capacità di discriminazione  degli utenti stessi.

 

NUOVO CORSO FORMAZIONE INSEGNANTI YOGA –  SETTEMBRE 2017

Il metodo dell’Istituto Yoga Shakti è una disciplina psico-fisica fondata sulla pratica dello hatha-Yoga collocato all’interno del cammino tracciato dal Raja-yoga di Patanjali. Si ispira alla visione tradizionale sia filosofica che tecnica dello yoga, definito yoga Integrale da Gurudev Swami Sivananda Sarasvati. Il sentiero è un percorso di realizzazione personale costituito da : Yama, Nyama, Asana, Pranayama, Bandha, Mudra, Kriya, Rilassamento,  Meditazione.

Il metodo adottato dall’ Istituto Yoga Shakti  fa  propri gli insegnamenti  dell’ Hathapradipika che così recita al Cap.I° V. 2 : “Lo scopo della pratica dell’Hatha-yoga è il raggiungimento del Raja-Yoga”.

 

Informazioni:

Associazione Yoga Shakti a.s.d.
Via Silvano mecozzi,19
62012 Civitanova Marche(MC)
Tel.0733784527
E-mail: messaggi@shaktiyoga.it

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