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Dharma, Artha, Kama, Moksha

Le  quattro fasi della vita umana

Secondo il pensiero filosofico Indiano, ci sono quattro importanti aspetti dell’esistenzaDharma, ArthaKamaMoksha.

Tutti insieme sono chiamati “Purushartha”: sono considerati i quattro grandi valori e obiettivi a cui tendere nella vita, ciascuno prevalente in uno degli stadi della vita (Āśrama): studente, padre di famiglia, pensionato e rinuncia ad ogni attività materiale, da non confondersi con un luogo di eremitaggio. Grazie a questi principi di riferimento, la persona può organizzare pienamente la sua vita.

Nel linguaggio dello yoga , la filosofia classica Indiana riconosce uno scopo ultraterreno di “liberazione”: Moksha.

Nel nostro linguaggio, possiamo comprendere il termine “Dharma” come “lotta per l’esistenza e per la sopravvivenza”

  1. DHARMA, viene tradotto come Dovere. Lottare per l’esistenza e per la sopravvivenza. ogni persona, una volta riconosciute le sue capacità, dovrebbe rimanere all’interno di esse e fare il proprio cammino guidato da esse, perché altrimenti rischierebbe di perdersi.
    Agire secondo il proprio Dharma durante la propria vita, significa seguire i principi materiali etici e spirituali, prescritti in base alla propria posizione e temperamento. il Dharma di un soldato è combattere, il Dharma di un ragazzo studiare, il Dharma di un padre sostenere la propria famiglia, ecc..

 

  1. ARTHAè l’aspetto materiale della vitaPerseguire “Artha” significa realizzare il “benessere in generale, anche riguardo alle condizioni materiali ed ai mezzi necessari per mantenere uno stato di buona salute; riguarda il livello pubblico e privato, una condizione sociale soddisfacente che comprenda anche la ricchezza ed il successo.  Il raggiungimento di questo “benessere” consente la realizzazione di“Kama” (il piacere, la soddisfazione).
    Nei tempi antichi, a chi si avvicinava allo “Yoga” per farne una propria disciplina di vita, venivano subito insegnati questi concetti come parte della formazione, con l’invito di basare la propria esistenza su questi quattro principi.

 

  1. KAMAè la soddisfazione dei propri “desideri”. Possiamo parlare anche di “Nishkama Karma Yoga” che è la “liberazione dai desideri”; in genere, “Kama” è inteso in relazione al “sesso” che è uno dei più forti desideri, però, ci sono molti altri desideri e, per soddisfare le sue esigenze, la persona intraprende le azioni appropriate. Se desideriamo davvero raggiungere uno stato equilibrato, dobbiamo occuparci dei nostri desideri e osservarli per cercare di soddisfare tutto ciò che è possibile soddisfare in modo appropriato, in modo che la persona possa evitare le paure, la fame e i vari tipi di “Duhkha”, la “sofferenza”. Dove c’è “Duhkha” (la sofferenza), c’è un disturbo; dove c’è uno stato di soddisfazione, piacere o benessere, c’è gioia; tutti desideriamo la felicità.

 

  1. MOKSHAè la “liberazione definitiva”. Rappresenta la liberazione finale. Capiamo che l’obiettivo finale dello Yoga è “ l’auto-realizzazione”la “liberazione”, una liberazione da ogni afflizione (Klesha) e sofferenza.

Nella “Bhagavad Gita” si dice che “l’azione è necessaria” ma dobbiamo fare in modo che essa sia “pura, ovvero disinteressata ”, non deve esserci attaccamento o identificazione e nessuna aspettativa di gratificazione; solo allora, l’ultimo passaggio “la liberazione” (Moksha) da tutte le dipendenze di cui la più grande è quella dal proprio “Ego”, avverrà nella pace.

Moksha indica questo passaggio in pace con il raggiungimento dell’obiettivo finale dello Yoga: l’auto-realizzazione,

Yoga non solo asana

Abbracciare la disciplina yoga seriamente vuol dire adottare uno stile di vita, fare propria la pratica dei Purushartha, poiché è finalizzata a mantenere l’equilibrio tra i principi etici e i piaceri derivanti dal benessere. In sostanza, Purushartha fornisce gli strumenti per valutare e affrontare pragmaticamente i dilemmi importanti della vita.
Alla fine della vita (possibilmente anche prima), ci si domanderà: “Ho vissuto bene e per quale scopo questa vita?”.

Quindi come yogi/yogini è nostro dovere essere consapevoli che i  principi universali sono stati definiti e sono a disposizione di tutti, ed è quindi nostra responsabilità nella vita allinearsi a essi se vogliamo viverre in armonia e in pace.

Se si è costruito consapevolmente un equilibrio tra i propri scopi, ci si sentirà più liberi e la propria vita sarà caratterizzata non solo dalla salute fisica ma soprattutto dalla pace mentale.

M.to Felice Vernillo

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