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Bhujangasana (Posizione del Cobra)

Bhujangasana (Posizione del Cobra); Il nome deriva dal sanscrito “bhujaMg“(cobra) e āsana (posizione).

Asana che fa parte della categoria delle estensioni.

Le asana che portano al piegamento indietro della spina dorsale, creano l’apertura anteriore degli spazi intervertebrali. Queste asana sono fortemente tonificanti, danno energia e coraggio, combattono la depressione, aprono il torace e danno flessibilità alla schiena. Le braccia e le spalle si rafforzano,

Viste le loro importanti funzioni, è richiesta grande attenzione nella pratica di tali asana, l’attenzione comporta un’adeguata progressione nell’esecuzione di queste asana, poiché senza un’adeguata e progressiva pratica potrebbero produrre dolori nella zona lombo-sacrale.

Pertanto le estensioni sono da considerare la più intensa delle sollecitazioni sulla colonna vertebrale, per questo la cautela, unita alla competenza nell’insegnamento è d’obbligo. Pertanto è bene attenersi alla sequenza di apprendimento che ha inizio con la posizione Bujangasana.

Bujangasana ha lo scopo di allungare la schiena, traendola in senso contrario dell’usuale incurvatura. Crea benefici alla colonna vertebrale, distendendola, e genera calore nella zona lombare; in questo modo contribuisce ad alleviare i dolori come lombalgia, sciatalgia, ernia al disco e cervicalgia. Inoltre contribuisce a correggere l’ipercifosi. Aiuta a migliorare la circolazione negli organi addominali, stimolando le relative funzioni come la digestione e l’evaquazione. Inoltre tonifica l’attività delle ghiandole surrenali, quindi stimola il dinamismo.

Un altro nome di Bujangasana è Nagasana in cui Naga è la parola sanscrita per serpente, che simbolicamente rappresenta la rinascita, la morte e la mortalità perché il serpente cambia la sua pelle e rinasce. Tuttavia, associamo principalmente il serpente al veleno, quindi alla paura. Questa asana stimola a vedere la paura da una prospettiva diversa fino a superarla.

Bujangasana fu descritta per la prima volta nella Gheranda Samhita, una delle tre scritture classiche di Hatha Yoga del XVII secolo.

                

Come praticarla

  • Partendo dalla posizione prona, con il corpo disteso sulla pancia e le gambe unite e parallele con le cosce al suolo e piedi distesi e allungati sul dorso, si piegano le braccia portando i palmi delle mani a terra all’altezza delle spalle. Inspirando, si solleva il busto con le braccia, distendendole, mantenendo cosce e pube a contatto con il suolo. Questa versione è detta Raja Bhujangasana.
  • Per i principianti è possibile sollevarsi sui gomiti piuttosto che sulle mani (estendendo meno la spina dorsale). In questo caso la posizione è detta Ardha Bhujangasana.

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