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HATHA YOGA dalla tradizione all’attualità

HATHA YOGA    fra  tradizione e attualità
 

Lo hatha yoga è stato largamente pubblicizzato come una via perfettamente scientifica per la salute, rilassamento e pace della mente, da tante persone è considerato come un sistema di esercizio fisico. Lo hatha Yoga conferisce certamente un corpo sano e una mente sana, ma il suo risultato finale è molto di più.

Lo Hatha –Yoga è un percorso di ricerca attraverso la dualità che tende all’unione tra due opposti.

 

Il testo del XV sec. d.C. del maestro Svatmarama “Hathayoga-Pradipika” ovvero La lucerna dello hatha-yoga sintetizza attraverso dei sutra ( concise frasi essenziali) l’essenza dello Hatha -Yoga.

E’ caratteristica dei testi mistici della tradizione, iniziare dal più alto insegnamento per dirigersi verso il più basso. Infatti se cogli l’essenziale all’istante non hai bisogno di altro, se ciò non avviene, allora, passo dopo passo, ti viene illustrata la pratica per arrivare alla comprensione.

H.P- I.1 – SIA GLORIA A SIVA CHE INSEGNO’ A PARVATI LA SCIENZA DELLO HATHA-YOGA: ESSA RISPLENDE COME UNA SCALA PER COLUI CHE DESIDERA SALIRE ALL’ECCELSO RAJA-YOGA.


H:P- I.2 – DOPO AVER RESO OMAGGIO AL SIGNORE DIVINO NELLA PERSONA DEL PROPRIO GURU, LO YOGI SVATMARANA ESPONE LA SCIENZA DELLO HATHA-YOGA ESCLUSIVAMENTE PER CONSENTIRE DI OTTENERE IL RAJA-YOGA.

La corretta attitudine mentale del praticante di yoga sarà quella di iniziare a comprendere l’unitarietà in ogni suo atto, della pratica spirituale con la ricerca scientifica: “Santo Maestro”, “omaggio al Signore Divino” e “Scienza dello hatha-yoga”.

H.P- I.3 – SVATMARANA, PROFONDAMENTE COMPASSIONEVOLE, OFFRE LA PICCOLA LAMPADA DELLO HATHA-YOGA A COLORO CHE VAGANO IN QUELL’ OSCURITA’ CHE E’ LA MOLTEPLICITA’ DELLE OPINIONI, POICHE’ NON CONOSCONO IL RAJA-YOGA.

Con l’hatha-yoga si ottiene un progressivo controllo degli organi fisici e della mente, allo scopo di poter poi praticare il raja-yoga senza essere disturbati da malattie o disturbi mentali. E’ una pratica iniziale di riordino esistenziale per chi non ha modo di conoscere gli insegnamenti superiori del raja-yoga. La conoscenza del Raja Yoga rappresenta la soluzione alla sofferenza dell’ essere umano. Il Raja yoga dice che si è nello stato di yoga quando cessano le turbolenze della mente.

H.P- I.5.9 – IL SANTO ADINATHA, MATSYENDRA, (…), A COMINCIARE DA COSTORO, I PERFETTI YOGI PERCORRONO LIBERAMENTE L’UNIVERSO, DOPO CHE HANNO SCONFITTO LA MORTE GRAZIE ALLA POTENZA DELLO HATHA-YOGA.

H.P- I.11 – LO YOGI CHE DESIDERA LA PERFEZIONE DEVE TENERE SEGRETO IN SOMMO GRADO LA SCIENZA DELLO YOGA, POICHE’ ESSA, TENUTA CELATA, E’ POTENTE, MA DIVULGATA PERDE IL PROPRIO VIGORE.

La realizzazione perfetta e specifica dello hatha-yoga permette, dopo aver lasciato il corpo grossolano, di ascendere ad un livello sottile dell’universo in cui ci si può spostare liberamente nel tempo e nello spazio con il proprio corpo di luce. Ma questo “potere” dello yoga svanisce nel suo essere divulgato. Il potere rimane nello yogi che mantiene celato nel suo intimo la reale conoscenza. La scoperta vera è intima e incomunicabile. La parola divulgata non ne contiene il vigore, il potere non può essere realmente manifesto nel mondo. (La meta di perfezione raggiunta con l’ hatha-yoga è superata nella piena realizzazione del raja-yoga).

 


H.P- I.12 – CHI SI ACCINGE A PRATICARE LO YOGA TROVI UN PICCOLO SPAZIO SOLITARIO, IN UN REGNO BEN GOVERNATO, LIBERO DA CALAMITA’ E LOTTE, NEL QUALE SI OSSERVA LA LEGGE E DOVE VENGONO ELARGITE BUONE OFFERTE.

H.P- I.14 – LO YOGI ABBANDONI OGNI ANSIETA’ E PRATICHI NEL MODO INSEGNATO DAL MAESTRO.

“Sono un povero yogi in cerca di un regno ben governato…..” Si consiglia di andare a vivere là, dove ci sia una terra in cui la comunità umana abbia superato le “barbarie” guerresche e dispotiche dei vari “Re”, dove la gente viva in armonia e gratitudine, rispettosa delle leggi, e libera da avidità ed egoismi, dove la natura sia fiorente, prospera e mite. Qui lo yogi, accontentandosi di vivere solo del necessario, lasci andare ogni ansia e si dedichi allo studio della scienza come appreso dal maestro.

H.P- I.15 – SEI COSE RENDONO VANO LO YOGA: CIBO ECCESSIVO, SFORZI ECCESSIVI, CHIACCHIERE, RITUALI RELIGIOSI, RELAZIONI MONDANE, VANITA’.

H.P- I.16 – SEI COSE PORTANO A PERFETTO COMPIMENTO LO YOGA: DETERMINAZIONE, ARDIMENTO, PERSEVERANZA, CONOSCENZA, CERTEZZA, DISTACCO.

Sono sufficienti poche righe lapidarie per sigillare la valenza interiore di questa scienza. Non può esserci yoga se nel sé non maturano forti qualità spirituali. E se non si abbandonano dogmi religiosi, chiacchiere oziose, eccessi sia nei sacrifici sia nelle comodità.

H.P- I.17 – INNANZITUTTO VERRANNO ESPOSTI GLI ASANA, POICHE’ COSTITUISCONO IL PRIMO PASSO DELLO HATHA YOGA. GLI ASANA RENDONO IL CORPO STABILE, SANO E LE MEMBRA LEGGERE.

Le asana (posizioni) sono lo scalino inferiore nello hatha-yoga e l’ hatha-yoga è il veicolo inferiore tra gli yoga: e il solo insegnamento delle asana è la situazione che si trova più diffusa attualmente nelle palestre e nei centri; la loro pratica dona salute fisica.

H.P- I.38.39.40.41 – SIDDHA-ASANA E’ LA PRINCIPALE TRA TUTTE LE SESSANTAQUATTRO ASANA, DEVE ESSERE CONTINUAMENTE PRATICATA, ESSA LIBERA IL CORPO SOTTILE DALLE IMPURITA’. LO YOGI CHE MEDITA SULL’ ATMAN, OSSERVA LA DIETA, PRATICA SIDDHA-ASANA, OTTIENE LA REALIZZAZIONE FINALE. CHE BISOGNO C’E’ DI ALTRI ASANA QUANDO LA PERFEZIONE SI RAGGIUNGE CON SIDDHA-ASANA?

Il Siddha-asana, la posizione dei saggi, quella nella quale si sta seduti a gambe incrociate, nella quale meglio si percepisce il corpo sottile che si ripulisce energeticamente, è quella che quasi neppure viene praticata nelle palestre. Eppure è la principale, non c’è bisogno di posizioni semi acrobatiche, ma bisogna iniziare con il seguire una “dieta pura” e imparare a “meditare sull’atman” (Il se interiore) ma neppure ciò oggi viene insegnato.

Siddhasana 

Siddhasana ovvero posizione perfetta, fa parte della categoria delle “posizioni sedute”. Il termine deriva dal Sanscrito”siddha” che significa “perfezione” e ” asana ” che significa “posizione.

La posizione ha lo scopo di realizzare una postura perfettamente comoda per la meditazione.

ESECUZIONE:
Sedere a terra, piegare la gamba sinistra in modo da portare il tallone sotto il perineo; piegare quindi la gamba destra in modo da portare il piede destro nell’incavo formato tra la coscia e la gamba sinistra. Se possibile, posizionare il tallone destro sulla stessa linea mediana del sinistro.
Questa posizione con un po’ di abitudine può essere mantenuta a lungo. Per la meditazione, posizionare un cuscino sotto le natiche, in modo da tenere il bacino sollevato rispetto alle ginocchia.

BENEFICI

Scioglie le articolazioni inferiori, caviglie – ginocchia – anche. Stimola la circolazione linfatica e sanguigna delle gambe. Rinforza la muscolatura paravertebrale e della schiena in generale. Come per Padmasana, questa asana rilassa il sistemanervoso producendo grande tranquillità fisica e mentale.Ideale per la meditazione

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